Da alcune settimane i numeri dei contagi da COVID-19 sono in aumento in tutta Europa. Il Prof. Christian Wiedermann, Coordinatore dei progetti di ricerca presso l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, illustra le cause e fornisce raccomandazioni importanti su come proteggersi durante questa estate.
Le cause dell’aumento dei contagi
L’attuale aumento dei casi di contagi da COVID-19 è legato a diversi fattori. Nuove varianti più contagiose si diffondono più rapidamente. Molte persone non hanno aggiornato la loro protezione vaccinale, il che aumenta la vulnerabilità. Attività estive e grandi eventi con assembramenti favoriscono inoltre la diffusione del virus. “Stiamo assistendo a un’ondata estiva del COVID. Sviluppi simili sono stati osservati in altre regioni, dove le attività estive e i viaggi favoriscono la diffusione. Anche in Alto Adige questi fattori contribuiscono all’aumento dei contagi”, sottolinea il Prof. Christian Wiedermann, ex primario di Medicina Interna all’Ospedale di Bolzano, farmacologo clinico e Coordinatore dei progetti di ricerca dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano.
Scarso interesse per il COVID nonostante l’aumento dei contagi
Nonostante l’aumento dei contagi, l’interesse pubblico per il COVID attualmente è scarso. “A quasi 4 anni e mezzo dallo scoppio della pandemia, molte persone considerano il virus parte della vita quotidiana. Questa normalizzazione fa sì che i rischi vengano presi meno sul serio. Inoltre, la disponibilità di vaccini e di un trattamento efficace ha aumentato la sensazione di sicurezza, facendo credere a molti di essere ben protetti e di avere un basso rischio di un decorso grave della malattia”, afferma Wiedermann.
I sintomi del COVID nell’estate 2024
Mal di testa insolito, stanchezza e febbre possono essere riconducibili a un’infezione da COVID-19 ma anche ad altre possibili cause. “Questi sintomi sono spesso simili a quelli dei virus del raffreddore e dell’influenza, quindi i medici valutano se è necessario un test per il COVID”, spiega il Prof. Wiedermann. “Paxlovid è un farmaco efficace per i pazienti a rischio nei primi 5 giorni dal contagio ma già durante la pandemia non è stato utilizzato quanto si sperava”, evidenzia Wiedermann.
Nuove varianti in circolazione
Quest’estate circolano diverse nuove varianti del Coronavirus, in particolare le varianti Flirt e KP.3. “La variante Flirt, identificata per la prima volta negli USA, si diffonde rapidamente in tutto il mondo e causa sintomi da lievi a moderati”, spiega il Prof. Christian Wiedermann. La variante KP.3 mostra un’alta trasmissibilità e sintomi simili alle precedenti varianti Omicron. Entrambe le varianti portano a un aumento più rapido dei casi di contagio. “Anche se i sintomi sono spesso lievi, è importante rimanere vigili, soprattutto per i pazienti a rischio”, sottolinea Wiedermann.
Le nuove varianti e l’attendibilità dei test
Le varianti Flirt e KP.3 sembrano essere meno rilevabili dagli attuali test antigenici rapidi, il che può portare a un maggior numero di risultati falsi negativi. “Questo significa che un’infezione da COVID può essere presente nonostante un risultato del test negativo”, spiega Wiedermann. Ciò rende necessari test PCR per poter fare diagnosi accurate.
Protezione vaccinale e dosi di richiamo
L’immunità acquisita negli ultimi anni tramite la vaccinazione e un’infezione offre ancora una buona protezione contro i casi gravi di COVID-19. “I richiami vaccinali sono necessari per mantenere e ottimizzare la protezione, soprattutto per i gruppi a rischio”, sottolinea Wiedermann. Le persone, la cui ultima vaccinazione o infezione da COVID-19 risale a più di 6 mesi fa, dovrebbero proteggersi in vista dell’attuale ondata estiva e aggiornare la loro vaccinazione. “Come recentemente annunciato dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, le vaccinazioni contro il COVID-19 sono ancora possibili”, informa il Prof. Wiedermann. Gli interessati possono rivolgersi al proprio Medico di Famiglia che li assisterà nella decisione sulla vaccinazione. Ulteriori informazioni sui centri vaccinali e gli appuntamenti vengono fornite dall’Azienda Sanitaria.
Prevenzione per l’estate 2024
“L’estate aumenta i rischi di diffusione del COVID-19”, dice Wiedermann. Per proteggere sé stessi e gli altri, le vaccinazioni devono essere aggiornate. “In presenza di sintomi di raffreddore o influenza è importante restare a casa e indossare una mascherina se si deve uscire”, consiglia Wiedermann. Le mascherine protettive dovrebbero essere utilizzate in ambienti chiusi e poco ventilati e in caso di grandi assembramenti. “Incontrarsi all’aperto o in ambienti ben ventilati riduce significativamente il rischio di infezione. Lavarsi le mani regolarmente e disinfettarsi sono misure semplici ma efficaci per ridurre il rischio di contagio”, afferma Wiedermann, aggiungendo di evitare visite a persone a rischio se si è malati. Se necessario, dovrebbero essere effettuati test antigenici o PCR prima delle visite o all’apparire dei sintomi.
Conseguenze a lungo termine dopo un’infezione da COVID
Il COVID-19 cambia il sistema immunitario anche molto tempo dopo la malattia. Le conseguenze a lungo termine, note anche come Long Covid, sono da sospettare se i sintomi persistono o si ripresentano 12 settimane dopo un’infezione. Infezioni acute gravi, malattie preesistenti e maggiore età aumentano il rischio di conseguenze a lungo termine. “Uno studio recente dell’Università di Medicina di Vienna evidenzia che le persone che si sono riprese dal COVID-19 mostrano ancora, mesi dopo, meno cellule immunitarie e altri fattori di crescita nel sangue. Questi cambiamenti potrebbero spiegare perché alcune persone hanno sintomi di Long Covid. I ricercatori pensano che il virus possa danneggiare a lungo termine il midollo osseo, che produce cellule immunitarie”, spiega Wiedermann.
L’influenza aviaria – una nuova sfida?
Secondo il Prof. Christian Wiedermann, il sistema sanitario dell’Alto Adige ha tratto lezioni importanti dalla pandemia e ha istituito strutture per rispondere rapidamente ed efficacemente a crisi sanitarie future. “Il nostro sistema sanitario è oggi meglio preparato per poter contrastare potenziali pandemie rispetto al 2020. L’introduzione di piani di emergenza, il miglioramento delle capacità ospedaliere e la formazione continua del personale medico contribuiscono a rendere l’Alto Adige più resistente alle pandemie”, dice Wiedermann. La diffusione attuale del virus dell’influenza aviaria H5N1 anche tra i bovini da latte negli USA richiede costante vigilanza: “Sinora non si sono verificate trasmissioni facili da persona a persona ma i controlli veterinari sono fondamentali per prevenire un’ulteriore diffusione dell’influenza aviaria”, dice Wiedermann. Nell’Unione europea – e quindi anche in Provincia di Bolzano – sono state rafforzate le misure igieniche per controllare la diffusione del virus tra gli animali e quindi ridurre il rischio di mutazioni e indirettamente le trasmissioni da animale a uomo.
Importante da sapere: I singoli articoli del blog dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano non vengono aggiornati. Il contenuto si basa su ricerche e prove scientifiche disponibili al momento della pubblicazione. Le informazioni sanitarie online non possono sostituire un consulto medico personale. Le consigliamo di consultare il Suo Medico di Medicina Generale per eventuali problemi di salute. Ulteriori informazioni…