Attualmente in Provincia di Bolzano operano 288 Medici di Medicina Generale. Quasi 80 posti sono però già vacanti. Due sono le cause di questo fenomeno: da un lato ci sono i pensionamenti di molti medici, dall’altro lato preoccupa la carenza di giovani professionisti che dopo la laurea in Medicina vogliono specializzarsi in Medicina Generale. Per poter scoprire i fattori che favoriscono o ostacolano la scelta di diventare Medico di Famiglia, l’Istituto di Medicina Generale e Public Health della Claudiana di Bolzano quest’estate ha realizzato un’indagine tra studenti e Medici in formazione.
La carenza di Medici di Famiglia in Alto Adige
“Fino al 2031 in Alto Adige dovranno andare in pensione più di 100 colleghi che si aggiungeranno ai circa 80 che già adesso mancano all’appello e che specializzandi ed ex-ospedalieri riusciranno a rimpiazzare solo in minima parte”, analizza il Dott. Giuliano Piccoliori, Responsabile scientifico dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano. “Una tale drammatica carenza avrà ricadute pesanti sul carico di lavoro dei Medici di Famiglia che giocoforza dovranno assistere molti più pazienti rischiando il burn-out e che saranno costretti a scaricare sugli ospedali parte del loro carico assistenziale con il rischio di intasare fino al collasso il sistema ospedaliero. In ogni caso ne soffrirà la qualità dell’assistenza ai pazienti in Alto Adige”, avverte il Dott. Piccoliori.
Perché la Medicina Generale non è più un “lavoro da sogno” per giovani medici?
In estate l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano – in stretta collaborazione con l’Università di Medicina di Innsbruck – ha condotto un sondaggio online presso l’Università di Medicina di Innsbruck e gli ospedali del Tirolo austriaco per indagare le cause per cui molti studenti e medici in formazione non vedono più la Medicina Generale come un “lavoro da sogno”.
“Già da anni notiamo che pochissimi medici neolaureati dell’Alto Adige prendono la decisione di specializzarsi in Medicina Generale e di aprire uno studio medico in Provincia di Bolzano. Per questo motivo volevamo capire il perché di questa scelta. Poiché la maggior parte degli studenti di medicina altoatesini studia in Austria e prevalentemente all’ateneo di Innsbruck, abbiamo pensato di realizzare un’indagine proprio in collaborazione con l’Università di Medicina di Innsbruck”, racconta il Dott. Adolf Engl, Presidente dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health presso il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie Claudiana di Bolzano.
Quest’estate all’indagine online hanno partecipato 528 studenti e 103 medici in formazione. La percentuale dei partecipanti altoatesini era poco meno di un quarto tra gli studenti e all’incirca di un quinto tra i medici. Con circa il 56% hanno preso parte all’indagine più donne che uomini, con una percentuale di donne tra i partecipanti dell’Alto Adige superiore a quasi due terzi.
I principali risultati dell’indagine
- Sorprendentemente c’è un alto livello di interesse per la Medicina Generale: per circa il 40% dei medici in formazione e degli studenti intervistati la professione di Medico di Famiglia è “pienamente” o “piuttosto” attraente.
- Il 57% dei medici in formazione e il 39% degli studenti sono interessati alla specializzazione in Medicina Generale per la loro futura carriera medica.
- Tuttavia c’è poco interesse per il metodo di lavoro della Medicina Generale: il 24% degli studenti intervistati e il 17% dei medici in formazione intervistati lo definiscono “monotono”.
- Solo il 2,4% degli studenti di Medicina altoatesini e il 4,8% dei Medici in formazione intervistati hanno deciso di diventare Medici di Famiglia.
- Il 20% degli studenti altoatesini intervistati ha criticato l’eccessivo impegno amministrativo e burocratico legato al lavoro di Medico di Medicina Generale.
- Il 30% di tutti i medici intervistati critica il sovraccarico di lavoro dei Medici di Famiglia, i lunghi orari di lavoro e il fatto di avere poco tempo per interagire con i singoli pazienti.
- Solo il 19% degli studenti di Medicina dell’Alto Adige che hanno preso parte all’indagine intende specializzarsi in Medicina Generale in Provincia di Bolzano. Il 71% desidera specializzarsi in Austria, il 10% in Germania.
- I maggiori ostacoli per non aprire uno studio di Medico di Famiglia in Alto Adige dopo la specializzazione sono:
- l’organizzazione della Sanità in Italia (81% dei partecipanti)
- la limitata possibilità di tecnologie diagnostiche (76%)
- la difficile collaborazione con gli ospedali (66%)
- lo scarso apprezzamento della prestazione lavorativa da parte della Politica e dell’Azienda Sanitaria (62%)
- la burocrazia e l’amministrazione (52% degli intervistati)
Come vanno letti i dati dell’indagine?
Il sondaggio offre due risultati che sembrano essere contraddittori: da una parte è stato rilevato un sorprendente interesse per la Medicina Generale come disciplina scientifica, dall’altra parte la formazione specifica e il lavoro del Medico di Famiglia sono meno attraenti. “La nostra indagine ha messo in luce le cause principali della carenza di Medici di Medicina Generale in Alto Adige, tra queste ricordo la mancanza di un contratto di lavoro per Medici di Famiglia in formazione e la conseguente mancanza di coinvolgimento nel lavoro pratico durante la specializzazione”, ribadisce il Dott. Adolf Engl. “Un’altra causa è la mancanza di attrezzature per la diagnostica negli studi medici e la carenza di personale qualificato. A ciò si aggiunge la difficile comunicazione tra i Medici di Famiglia e i reparti ospedalieri a causa dell’eccessiva burocrazia. Questo fa sì che non vi sia abbastanza tempo per l’interazione con i pazienti”, sottolinea il Dott. Engl.
“Gli studenti ravvisano nella limitata possibilità di tecnologie diagnostiche aggiuntive uno dei motivi per non volersi specializzare in Medicina Generale in Alto Adige. Durante i tirocini presso studi di Medici di Famiglia in Austria o Germania vedono che lì ci sono molte più opzioni diagnostiche. Ciò riduce l’attrattività della professione di Medico di Famiglia in Alto Adige favorendo la tendenza a migrare all’estero”, analizza la Dott.ssa Angelika Mahlknecht, Medico di Medicina Generale e ricercatrice presso l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano.
Secondo l’indagine, il 71% dei partecipanti vuole specializzarsi in Medicina Generale in Austria, solo il 19% in Alto Adige. “In Austria (“Turnus”) la specializzazione è soprattutto una formazione pratica in un ospedale”, spiega la Dott.ssa Mahlknecht. “In ospedale i medici sono più integrati in un team, svolgono turni durante la notte o nel weekend e hanno un regolare rapporto di lavoro con previdenza sociale garantita”, evidenzia la Dott.ssa Angelika Mahlknecht. Anche in Alto Adige la formazione dei futuri Medici di Famiglia ha luogo negli ospedali e ci sono anche seminari teorici. Nelle strutture ospedaliere, invece, gli specializzandi godono di minori possibilità di lavorare in autonomia, non sono assunti e non possono svolgere turni notturni retribuiti.
Tra gli studenti l’interesse per la Medicina Generale è meno presente che tra i medici in formazione. Ciò potrebbe significare che la Medicina Generale riveste ancora un ruolo di secondo grado nei curricula dei corsi di laurea in Medicina. “Di sicuro la Medicina Generale non è ancora sufficientemente ancorata come materia d’insegnamento nelle università”, afferma il Prof. Dott. Christian Wiedermann, Coordinatore dei progetti di ricerca presso l’Istituto di Medicina Generale di Bolzano. Molti anni fa alcuni atenei in Germania hanno introdotto ‘corsi riformati’. “Tuttavia”, ricorda il Prof. Wiedermann, “questi corsi spesso sembrano non aver ottenuto il successo desiderato. La nascita di Medical Schools ha avuto invece più successo nell’adattamento più rapido dei corsi di formazione per renderli compatibili alle sfide del futuro. Purtroppo i tentativi di creare una Medical School al passo coi tempi sono falliti sia in Alto Adige (2013) che nel Tirolo austriaco (2018)”.
All’incirca un quarto degli studenti e dei medici che hanno partecipato al sondaggio non vuole frequentare un corso di formazione specifica in Medicina Generale in Alto Adige perché in Italia il titolo di Medico di Famiglia non equivale a quello del Medico Specialista. L’attuale schema di formazione prevede una formazione di 5 o 6 anni per diventare Specialista e una formazione di soli 3 anni per specializzarsi in Medicina Generale. “L’Austria ha recentemente deciso di mettere la Medicina Generale sullo stesso piano delle materie specialistiche per poter parlare in futuro di un vero e proprio ‘Specialista in Medicina Generale’. L’Italia potrebbe seguire questo esempio”, sottolinea il Prof. Christian Wiedermann.
“Il 22% dei medici che abbiamo intervistato ha l’impressione che la Medicina Generale non sia molto apprezzata dalla popolazione. Inoltre sono dell’avviso che i Medici di Famiglia sovente sono visti dai cittadini ma anche dai colleghi specialisti come ‘medici di serie b’ o addirittura come semplici ‘prescrittori’ di ricette mediche”, afferma la Dott.ssa Angelika Mahlknecht.
10 proposte di intervento contro la carenza di Medici di Famiglia in Alto Adige
- più tecnologie diagnostiche negli Studi Medici (p.es. ecografia, elettrocardiogramma)
- più studi di Medici di Famiglia associati con personale qualificato
- meno burocrazia aumenta la qualità nella cura dei pazienti
- contratto di lavoro per i Medici in formazione
- lavoro a pieno titolo negli ospedali durante la specializzazione
- miglioramento della collaborazione tra ospedali e Medici di Famiglia
- lavoro part-time presso Medici di Famiglia
- pubblicizzare nelle università italiane, austriache e tedesche il corso di specializzazione in Medicina Generale instaurato presso l’Istituto di Medicina Generale e Public Health della Claudiana di Bolzano
- più attenzione alla Medicina Generale nei curricula dei corsi di laurea in Medicina
- parità di formazione/titolo tra Medici di Famiglia e Medici Specialisti
“Il modello novecentesco del Medico di Famiglia che lavora da solo deve essere finalmente abbandonato. È una modalità di lavoro che evidentemente spaventa anche le nuove generazioni di medici che preferiscono crescere professionalmente all’interno di un team. Inoltre il Medico di Famiglia deve essere scaricato di tutti quegli oneri non strettamente medici che personale amministrativo e infermieristico adeguatamente formato potrebbe svolgere con maggiore efficienza. Questo libererebbe tempo ed energie consentendo al medico di farsi pienamente carico dei pazienti. La disponibilità poi di tecnologie diagnostiche di base – per il cui utilizzo comunque c’è bisogno di personale addestrato – consentirebbe di seguire un percorso diagnostico più mirato ed autonomo aumentando la soddisfazione professionale dei medici. La Provincia di Bolzano può sostenere con impegno e risorse questo processo come già hanno fatto altre regioni come per esempio il Veneto.” Dott. Giuliano Piccoliori
“La nostra indagine ha rilevato che le donne sono più interessate alla Medicina Generale e in alcuni casi hanno una visione più positiva del lavoro dei Medici di Famiglia. In futuro, quindi, si dovrebbe rendere la Medicina Generale più attraente per le donne, per esempio offrendo la possibilità di un impiego part-time all’interno di un rapporto di lavoro presso uno studio medico o attraverso la possibilità di limitare il numero dei pazienti.” Dott.ssa Angelika Mahlknecht
“A differenza del passato i corsi di laurea in Medicina oggi sono visti in misura molto maggiore come luoghi di ‘socializzazione professionale’ per la successiva carriera medica. Un precoce e più intenso incontro con la disciplina scientifica della Medicina Generale potrebbe far intraprendere il percorso della Medicina Generale a più giovani medici. Se anche a Bolzano si potesse studiare Medicina, di sicuro più giovani resterebbero in Alto Adige. Bolzano ha quindi bisogno di una propria Facoltà di Medicina.” Prof. Dott. Christian Wiedermann
“Sono convinto che la fondazione di una Medical School a Bolzano con un curriculum innovativo e un forte ancoraggio della pratica e teoria della Medicina Generale all’interno di esso sarebbe una soluzione centrale per contrastare con efficacia la carenza di Medici di Famiglia in Alto Adige.” Dott. Adolf Engl
Importante da sapere: I singoli articoli del blog dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano non vengono aggiornati. Il contenuto si basa su ricerche e prove scientifiche disponibili al momento della pubblicazione. Le informazioni sanitarie online non possono sostituire un consulto medico personale. Le consigliamo di consultare il Suo Medico di Medicina Generale per eventuali problemi di salute. Ulteriori informazioni…