Negli studi Medici di Medicina Generale e negli ospedali, pazienti e medici si incontrano, ciascuna/o con esigenze ed aspettative particolari verso la controparte.
Gli aspetti di rilievo per la riuscita di una visita medica, come il grado di competenza e alfabetizzazione sanitaria, il contributo individuale e il livello di auto-informazione vengo valutati dai medici e dai pazienti in maniera diversa. L’evidente asimmetria nel rapporto medico-paziente è confermata da un’indagine del 2018 della Libera Università di Bolzano e dell’Accademia Altoatesina di Medicina Generale AcAMG, proseguita quindi dall’Istituto di Medicina Generale e Public Health della Claudiana, in collaborazione con l’Istituto di ricerca Apollis.
I risultati dello studio sono stati raccolti e riassunti in quattro brevi video visibili, da subito, nelle sale d’attesa degli ospedali altoatesini e a bordo dei treni regionali. La campagna di sensibilizzazione è stata presentata oggi pomeriggio presso la Scuola Provinciale Superiore di Sanità Claudiana dai vari responsabili dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health,della Libera Università di Bolzano e dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.
Comprensione e fiducia
“La qualità di un colloquio medico-paziente dipende soprattutto dal rapporto esistente fra il medico e la/il paziente. Ci sono due elementi che non dovrebbero mancare: la comprensione e la fiducia”, ha affermato il medico e direttore scientifico dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health, Dr. Giuliano Piccoliori. Solo se medici e pazienti parlano un linguaggio comune, se il medico comprende i problemi del paziente e il paziente riesce a capire le proposte di cura dategli dal medico, solo allora un colloquio può dirsi valido. Secondo Piccoliori è importante cercare, ma anche rivedere costantemente, la comprensione reciproca di una parte verso l’altra.
L’importanza del paziente come risorsa
Mentre gran parte degli studi sinora condotti sul rapporto medico-paziente erano focalizzati sul miglioramento del “servizio al paziente”, ha proseguito il Dr. Adolf Engl, Presidente dell’Istituto, il nuovo studio si concentra sui potenziali comunicativi e di azione dei pazienti stessi. L’esperienza, ha aggiunto il Dr. Engl, avrebbe dimostrato che la visita dà migliori risultati quando i pazienti esprimono le proprie esigenze e preferenze assumendo, al tempo stesso, un certo grado di responsabilità individuale. I brevi video realizzati mirano a veicolare il messaggio che il contributo dei pazienti è di enorme importanza ai fini della riuscita di un consulto medico. “L’obiettivo di questa campagna di sensibilizzazione è quello di stimolare e promuovere il ruolo del paziente come “risorsa”, ha spiegato il dottor Engl in occasione della conferenza stampa.
L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sostiene la campagna di sensibilizzazione. “Il rapporto di fiducia tra medico e paziente sta alla base di ogni trattamento. Soprattutto in tempi come questi, in cui per alcune persone la mancanza di fiducia nelle istituzioni e nella scienza è maggiore rispetto alla fiducia, è importante sottolineare questo aspetto”, ha detto il Direttore sanitario, Dr. Josef Widmann.
I retroscena
La campagna video è stata ispirata da un’indagine multi-metodo avente per oggetto la qualità dell’interazione medico-paziente. Nell’ambito di quello studio, condotto nel 2018 dall’Istituto di ricerca Apollis su incarico della Libera Università di Bolzano, erano stati interpellati 506 pazienti e 109 Medici di Medicina Generale e la conclusione a cui si arrivò era che medici e pazienti nutrono aspettative ed esigenze diverse rispetto al colloquio medico-paziente. I pazienti, in particolare, avrebbero sottovalutato l’importanza del proprio contributo personale.
Questi e altri risultati sono quindi confluiti in una campagna di sensibilizzazione con la quale l’Istituto intendeva consolidare il ruolo della risorsa “paziente” nella prospettiva di modificare in positivo il colloquio medico-paziente.
L’attuazione e il finanziamento della campagna venivano infine assunti dalla Libera Università di Bolzano, la quale “è costantemente impegnata a rendere accessibili alla popolazione i risultati della ricerca”, come ha sottolineato nella conferenza stampa odierna il Prof. Walter Lorenz, già Rettore della Libera Università di Bolzano. Una missione divulgativa, quella dell’Università di Bolzano, portata tuttora avanti con grande serietà, soprattutto nell’ambito sanitario e delle ricerche sociologiche.
Lancio della campagna di sensibilizzazione
I brevi video, in versione bilingue, sono stati realizzati dal graphic designer Hannes Pasqualini. Dal 1° dicembre 2021 saranno trasmessi regolarmente sui monitor delle sale d’attesa degli ospedali altoatesini e a bordo dei treni regionali in circolazione sul territorio provinciale.
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