Da alcune settimane i numeri dei contagi da COVID-19 sono in aumento in tutta Europa. Il Prof. Christian Wiedermann, Coordinatore dei progetti di ricerca presso l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, illustra le cause e fornisce raccomandazioni importanti su come proteggersi durante questa estate.
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Covid-19
Vaccinazioni in Alto Adige: l’informazione può aumentare i tassi vaccinali
A livello nazionale, l’Alto Adige occupa l’ultima posizione per quanto riguarda le percentuali di vaccinazione. Cinque studi dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, realizzati tra il 2021 e il 2023, hanno analizzato le ragioni che possono favorire l’esitazione vaccinale o il rifiuto delle vaccinazioni da parte di molti cittadini. “Le nostre ricerche forniscono informazioni sul comportamento vaccinale della popolazione altoatesina e anche sulle sfide nella sanità pubblica, offrendo utili indicazioni per future campagne vaccinali e misure anti-pandemiche”, spiega il Prof. Christian Wiedermann, ex Primario di Medicina Interna e dal 2021 Coordinatore dei progetti di ricerca dell’Istituto di Medicina Generale di Bolzano.
Natale con il COVID e l’influenza: le raccomandazioni del Prof. Wiedermann
Il Natale è alle porte e l’Europa è preoccupata per la diffusione del COVID-19 e dell’influenza. In considerazione dell’attuale aumento dei contagi in Alto Adige, il Prof. Christian Wiedermann, Coordinatore dei progetti di ricerca presso l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, raccomanda misure di protezione e la vaccinazione contro il COVID e l’influenza. “L’utilizzo delle mascherine e la vaccinazione sono un contributo prezioso per proteggere le fasce a rischio della popolazione”, afferma Wiedermann.
C’è la minaccia di una nuova pandemia?
Un picco di infezioni respiratorie in Cina, alcuni focolai di polmonite da Mycoplasma pneumoniae in Europa, la segnalazione di un caso di influenza suina passata all’uomo nel Regno Unito hanno diffuso nella popolazione una certa preoccupazione: non rischieremo di sottovalutare l’esordio di una nuova pandemia? Il sito d’informazione medico-sanitaria dottoremaeveroche.it fornisce risposte a questo quesito.
Un articolo di Roberta Villa
La pubertà è sempre più precoce?
Isolamento dai coetanei, sedentarietà, sospensione delle attività sportive, ansia, cambiamenti nello stile di vita: i lockdown ai quali ci ha costretto la pandemia di Covid-19 sono stati anche questo. Fra le conseguenze più a lungo termine di quel periodo di emergenza, come i ritardi nelle diagnosi e la sospensione di alcune terapie, c’è una nuova ipotesi che coinvolge i più giovani. La pubertà è sempre più precoce? Sarà davvero un effetto della pandemia? Il sito d’informazione medica dottoremaeveroche.it formula alcune risposte a queste domande.
COVID-19 nell’autunno 2023: Il Prof. Wiedermann informa
All’inizio del quarto autunno con il Coronavirus, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) esprime preoccupazione per l’aumento dei ricoveri ospedalieri a causa del COVID-19, soprattutto in Europa. Anche in Alto Adige circolano le varianti Eris, Acrux e Pirola. “Poiché non si tratta di varianti completamente nuove, i vaccini attualmente in uso rimangono efficaci contro il virus”, spiega il Prof. Christian Wiedermann, Coordinatore dei progetti di ricerca dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano. Il Prof. Wiedermann raccomanda le vaccinazioni contro il COVID-19 e l’influenza per i gruppi a rischio. Mette inoltre in guardia dal rischio di una triplice epidemia di COVID-19, influenza e RSV. “Adesso è necessario rafforzare la sanità pubblica e la Medicina Generale”, sottolinea il Prof. Christian Wiedermann.
Vaccinazioni in Alto Adige: L’informazione e il dialogo possono ridurre l’esitazione vaccinale
La disponibilità a vaccinarsi è debole in Provincia di Bolzano. Nell’ambito di cinque studi scientifici l’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano ha cercato di indagare le cause dello scetticismo vaccinale. La riluttanza a vaccinarsi è risultata essere più accentuata nelle aree rurali dell’Alto Adige, tra le persone meno istruite e anche nelle famiglie con bambini piccoli. Fattori personali, sociali e culturali influenzano le decisioni vaccinali. L’alfabetizzazione sanitaria dei cittadini e il dialogo tra personale sanitario e persone esitanti possono contribuire a ridurre lo scetticismo nei confronti delle vaccinazioni.
Il COVID-19 aumenta il rischio di herpes zoster?
È stato ormai dimostrato su milioni di persone che chi è stato contagiato da SARS-CoV-2 ha un maggior rischio di sviluppare il cosiddetto fuoco di sant’Antonio (herpes zoster) durante la malattia o nelle settimane e nei mesi successivi rispetto a chi non ha mai incontrato il coronavirus. Le segnalazioni di un analogo aumento dopo la vaccinazione contro il COVID-19 non hanno invece trovato per ora, sui grandi numeri, alcuna conferma, scrive il sito dottoremaeveroche.it.
Un articolo di Roberta Villa
COVID-19, guerra, crisi climatica, social media: l’impatto psicosociale sui giovani
Nonostante la fine della pandemia non si è registrato alcun miglioramento
significativo dei problemi psicosociali dei bambini e adolescenti in Alto Adige.
Questo è il risultato principale della terza indagine COP-S (“Corona e psiche in Alto
Adige/Südtirol”) condotta nell’aprile 2023 dall’Istituto di Medicina Generale e Public
Health di Bolzano. L’impatto della pandemia da Coronavirus sulla qualità di vita
correlata alla salute e sulla salute mentale di bambini e adolescenti non sembra
diminuire. Secondo il sondaggio il carico viene aggravato da altri agenti stressanti,
tra questi la guerra in Ucraina, la crisi climatica e l’uso eccessivo dei media digitali.
I sintomi del COVID-19 sono cambiati?
Nel corso dei tre anni dall’inizio della pandemia, il modo in cui il COVID-19 si presenta sembra essere cambiato. Nell’inverno del 2020 i primi sintomi comunemente segnalati erano la perdita dell’olfatto e del gusto: sintomi strani e molto originali, che ci aiutavano a capire subito che il contagio poteva essere avvenuto. Alla sintomatologia abituale si aggiungeva il respiro affannoso e la tosse, fino alle lesioni vascolari che venivano ovviamente diagnosticate in ospedale, informa il sito dottoremaeveroche.it.
Un articolo di Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)